Due portali con basamento, spalle e volta in granito bianco di Montorfano sono inseriti all’interno di una parete in bugnato a forma di punte di diamante in serizzo Antigorio. L’insieme di bugne, ossia di pietre sporgenti, richiama soprattutto l’architettura rinascimentale fiorentina dove il bugnato veniva spesso usato come elemento per accentuare la monumentalità dell’edificio come nel Palazzo dei Diamanti a Ferrara, nella Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli per arrivare ad esempi contemporanei come il Denmark’s New Rock Music Museum di MVRDV.
Villa Giulia
La parte più bella e interessante, specialmente in questa stagione autunnale, viene rappresentata dalla villa Giulia, già Branca; dove giungono e si seguono, alternandosi a vicenda, i personaggi più cospicui ed i parenti più illustri, che la contessa Giulia Melzi d’Eril-Villa annovera, nella più alta aristocrazia di Milano, di Torino, di Genova, di Firenze, di Roma e di Parigi. Nomi che appartengono non solo al grand monde aristocratico e gentilizio; ma nomi noti ed illustri altresì nella repubblica delle lettere, delle arti e delle scienze. E qui è proprio il caso dell’embaras du choix. Ma, come è naturale, mi limiterò, per conto mio, a sviluppare, fra le numerose istantanee, i profili, le figure, le immagini che ebbi l’opportunità di conoscere e di ammirare in quel variopinto caleidoscopio; in quell’Olimpo, in cui si aggirano tanti gentiluomini e tante graziose e nobili dame! E come non potrei subito ricordare la cospicua famiglia fiorentina dei marchesi Bert-Dufour, il famoso scienziato Barnabita, padre Camillo Melzi d’Eril; i principi Imperiale di Genova, compreso l’illustre deputato, rappresentante della Superba. La marchesa Misciatelli-Melzi, giovane formosa patrizia romana, sorella a S.E. Monsignor Misciatelli-Melzi, segretario particolare del Gabinetto di Leone XIII, tutta intenta alle cure ed all’educazione di una avvenente giovinetta e di un caro fanciullo, che porta nei suoi lineamenti delicatissimi l’impronta della bellezza ellenica. I conti e contesse Melzi d’Eril, fratelli, sorelle, cognati e cugini del conte Francesco e della contessa Giulia Melzi. L’illustre professore Bertolini Comm. Francesco, lustro e decoro dell’Ateneo bolognese; il nobil uomo conte Grimani della famiglia Dogale, parente all’illustre Sindaco di Venezia; il marchese Hermes Visconti, patrizio milanese; il conte e la contessa Trivulzio; i coniugi nobili de Fontana; i nobili giovani Mustorgi Melzi, fratello e sorella Maria Cristina, un fiore di bontà, di grazia e di leggiadria. Il marchese d’Oncieux; i conti e le contesse Durini di Milano, cui appartiene la di recente eletta dama di Corte di S. M. la Regina Elena.
Achille Bizzoni LA CASTAGNOLA. I VILLEGGIANTI E GLI OSPITI SUOI Eredi Vercellini, Pallanza 1901
Il paesaggio della nostra città è un paesaggio di acque, giardini e... pietre. Pietre che diverse per caratteristiche, gusto e lavorazione decorano e rendono monumentali gli ingressi degli edifici storici della città.
Questo sito internet e l'agile e intelligente volume frutto di un accurato lavoro di ricerca, documentazione e fotografia ci accompagnano nella loro scoperta, in una passeggiata che unisce la storia e l’architettura
degli edifici a quella degli uomini e alle loro narrazioni.
Un modo nuovo e insolito per guardare con occhi diversi luoghi conosciuti, o per accompagnare i turisti in passeggiate meno consuete alla scoperta della città.
I portali al centro del progetto aprono a nuove prospettive e delineano un percorso di visita che dipanandosi quasi per un millennio attraversa Pallanza e Suna, prima tappa di un percorso che,
ponendo al centro il patrimonio cittadino, costruisca a partire da esso progetti di valorizzazione e promozione turistica.
Monica Abbiati, Assessore alla Cultura del Comune di Verbania
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