Il portale in granito rosa di Baveno è amplificato dalle lesene che, in continuità con le mensole, creano un tutt’uno tra portale e balcone.
Villa Croppi
Gli Arconati avevano preso in affitto una villa a Pallanza [Palazzo Viani-Dugnani]. Invitarono Alessandro [Manzoni] e anche Teresa a passare qualche giorno.
Teresa, non era facile smuoverla di casa sua. Solo a volte era andata, bene imbacuccata, a pranzo dall’abate Rosmini, che aveva mandato la sua carrozza a prenderla.
Del lago aveva gran paura. Stefano però la convinse ad accettare quell’invito degli Arconati e ad andare a Pallanza
traversando il lago. Prima la portò un poco a passeggio sul lago con la sua barca. Scrisse a Rossari: «Queste mattine passate la mamma essendosi levata più presto del solito, riuscii a condurla sul mio schooner, e mirabile a dirsi, sul mio schooner a far colazione! E la feci anch’io insieme a lei mentre si levava l’ancora e s’orientavan le vele per ricevere l’ultimo soffio della tramontana che finiva. Infatti bisognò stare una mezz’ora immobili aspettando i primi soffi dell’inverna… il tempo passò e l’inverna venne. – Il risultato di questa gita fu, che la mamma trovò comodo e bello il bastimento, ebbe un po’ più di confidenza nel mio saperlo guidare, si divertì alquanto…». Teresa dunque prese coraggio e il giorno dopo affrontò di nuovo il temuto lago, e andò dagli Arconati a Pallanza, non però con la barca di Stefano ma sul vapore. Si trattenne a Pallanza per quattro giorni.
Dagli Arconati, in quei giorni, c’erano Berchet, Ruggero Bonghi, giovane napoletano amico di Rosmini, e Mary Clarke, venuta a passare un breve periodo in Italia.
Il paesaggio della nostra città è un paesaggio di acque, giardini e... pietre. Pietre che diverse per caratteristiche, gusto e lavorazione decorano e rendono monumentali gli ingressi degli edifici storici della città.
Questo sito internet e l'agile e intelligente volume frutto di un accurato lavoro di ricerca, documentazione e fotografia ci accompagnano nella loro scoperta, in una passeggiata che unisce la storia e l’architettura
degli edifici a quella degli uomini e alle loro narrazioni.
Un modo nuovo e insolito per guardare con occhi diversi luoghi conosciuti, o per accompagnare i turisti in passeggiate meno consuete alla scoperta della città.
I portali al centro del progetto aprono a nuove prospettive e delineano un percorso di visita che dipanandosi quasi per un millennio attraversa Pallanza e Suna, prima tappa di un percorso che,
ponendo al centro il patrimonio cittadino, costruisca a partire da esso progetti di valorizzazione e promozione turistica.
Monica Abbiati, Assessore alla Cultura del Comune di Verbania
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