Il portale è costituito da due colonne in granito bianco di Montorfano caratterizzate da una forte modellazione plastica e decorativa che rimanda allo stile eclettico.
La colonna, con fusto fortemente rastremato, presenta agli estremi due cornici decorate a ovolo, seguite da una duplice decorazione con stilizzazione di elementi naturali e una fascia centrale con profonde scanalature interrotte da una cornice.
Ospedale Castelli
Il 24 maggio 1875 moriva a Montecatini il ricco capomastro Giuseppe Castelli, originario di Gemonio ma pallanzese d’adozione.
Con suo testamento obbligò la Congregazione di Carità di Pallanza, sua erede universale, a «costruire un nuovo fabbricato per uso di ospitale di carità per i poveri della città di Pallanza e militari del distaccamento».
Sempre per volontà del benefattore questo ospedale doveva intitolarsi “Ospitale Giuseppe Castelli”.
Con Decreto regio 6 gennaio 1876 la Congregazione di Carità ottenne l’autorizzazione ad accettare l’eredità, valutata in lire 716.912,56 ridottasi poi, a causa di liti con la famiglia Castelli e fallimenti di debitori, a circa 400.000 lire. L’ospedale fu progettato dall’architetto Febo Bottini, che ne diresse anche i lavori, iniziati nel 1879 e terminati l’anno seguente. Costò circa 85.000 lire, più 12.000 lire di mobilio di primo impianto. Fu inaugurato il 1° giugno 1881.
Il paesaggio della nostra città è un paesaggio di acque, giardini e... pietre. Pietre che diverse per caratteristiche, gusto e lavorazione decorano e rendono monumentali gli ingressi degli edifici storici della città.
Questo sito internet e l'agile e intelligente volume frutto di un accurato lavoro di ricerca, documentazione e fotografia ci accompagnano nella loro scoperta, in una passeggiata che unisce la storia e l’architettura
degli edifici a quella degli uomini e alle loro narrazioni.
Un modo nuovo e insolito per guardare con occhi diversi luoghi conosciuti, o per accompagnare i turisti in passeggiate meno consuete alla scoperta della città.
I portali al centro del progetto aprono a nuove prospettive e delineano un percorso di visita che dipanandosi quasi per un millennio attraversa Pallanza e Suna, prima tappa di un percorso che,
ponendo al centro il patrimonio cittadino, costruisca a partire da esso progetti di valorizzazione e promozione turistica.
Monica Abbiati, Assessore alla Cultura del Comune di Verbania
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