3via Vittorio Veneto 32

Le colonne, ispirate all’ordine toscano, non seguono le proporzioni classiche degli elementi e presentano modanature a cornice sul fusto. In corrispondenza delle colonne, lungo la parete dell’edificio, si trovano le lesene inserite nel rivestimento a fasce orizzontali in granito bianco di Montorfano che gioca sui due colori del materiale, il grigio e il bianco. Questi elementi creano uno spazio unitario e rappresentativo per l’ingresso all’albergo.


Remai tutta la notte. Alla fine le mani mi facevano così male che quasi non potevo tenerle sui remi. Varie volte fummo sul punto di venir sbattuti sulla riva. Mi tenevo vicino alla riva perché avevo paura di smarrirmi nel lago e perder tempo. A volte eravamo così vicini che si poteva vedere una fila d’alberi e la strada lungo la riva con le montagne dietro. Non pioveva più e il vento respinse le nuvole finché la luna apparì e guardando indietro vidi la lunga punta nera di Castagnola e il lago con frangenti bianchi e più in là la luna sulle alte montagne di neve. Poi le nuvole tornarono a coprire la luna, e le montagne e il lago scomparvero ma era molto più chiaro di prima e si poteva vedere la riva.
La vedevo troppo chiaramente e mi allontanavo dove non avrebbero potuto vedere la barca se lungo la strada di Pallanza ci fosse stata qualche guardia doganiera. Quando la luna ricomparve vedemmo le ville bianche sulla riva sui pendii della montagna e la strada bianca che trapelava tra gli alberi. Continuai ininterrottamente a remare.

Ernest Hemingway
ADDIO ALLE ARMI
Mondadori 1946


Questo Albergo fu eretto nel 1869-70 in soli quattordici mesi, mediante il lavoro di 500 operai, dal signor Giovanni Seyschab da Lohe, presso Norimberga, in Germania, già comproprietario dell’Albergo delle Isole Borromeo a Stresa, con progetto, disegno e direzione dell’autore di questa Guida [ing. Pompeo Azari]. Questo grande Albergo possiede un vasto giardino con bagni d’acqua del Lago, peschiera, acqua minerale efficacissima per gl’indebolimenti nervosi, grandi ed appartate rimesse con iscuderie per 50 cavalli. La sua posizione è la migliore del Lago, rimpetto alle Isole Borromeo, ai ghiacciai del Sempione, alla valle dell’Ossola, alla sommità del Motterone, dello Zedda e del Pizzo Marrone; circondato da passeggiate magnifiche e variate, da panorami sorprendenti, a poca distanza dal debarcadero dei piroscafi, in mezzo ad eleganti villeggiature e stabilimenti d’orticoltura e floricoltura celebri in Europa. In esso trovansi i migliori desiderabili conforti sì d’estate che d’inverno, stante la dolcezza del clima, l’aere saluberrimo e la disposizione speciale dell’edifizio, il quale ha pure ufficio di Agenzia delle diligenze e Corriere Svizzere in diretta corrispondenza, mediante magnifiche strade nazionali, con tre più importanti
valichi Alpini del San Bernardino, del S. Gottardo e del Sempione di cui Pallanza è centro. L’edificio elevato a sei piani, di cui il primo sotterraneo serve per deposito generale, il secondo per abitazione dei domestici, servizio di cucina, caffetteria, lavanderia, stireria, caloriferi, dispensa, ghiacciaia e cantine; il terzo poco sopra al livello
della via Nazionale per l’entrata principale con portico, uffici, salone da pasto, sale di riunione, di musica, di bigliardo, di lettura, da fumare, Chiesa inglese, camere d’alloggio, ecc.
I tre altri piani servono per abitazione ai forestieri, con comode ed ampie camere, sale, salotti, gabinetti ecc. tutti disimpegnati gli un dagli altri, e comunicanti fra loro a piacimento. Nel mezzo, rimpetto alla porta d’entrata, cui sta di fronte l’Isola di San Giovanni, si ha un meraviglioso grand’atrio in quattro di 13 metri di lato, coperto a cristalli, abbracciante quattro piani formanti gallerie, dai cui quattro angoli dipartonsi brevi corridoi, che ne disimpegnano
tutti i locali. Un ampio scalone in marmo bianco di Carrara fino al primo piano e per gli altri in granito di Baveno e bevole di Beura.

Pompeo Azari, Cenni cronologici e statisti della Città di Pallanza sul
Lago Maggiore e delle sue adiacenze, Pallanza 1872

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